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view post Posted on 28/3/2010, 18:47
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SchedaCassetta
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1 Schiavo greco addetto a condurre i bambini aristocratici in palestra e alla scuola, e a seguirli nella loro prima educazione.
2 Processo educativo dall’adolescenza all’età adulta. Diviso in paideia fisica, adibita allo sviluppo del corpo e della ginnastica, e paideia psichica, adibita allo studio dei testi, alla filosofia e alla politica. Spesso l’insegnante che segue il ragazzo nella paideia è un uomo colto e aristocratico, un filosofo o un politico. Molti insegnanti avevano più allievi.
3 Assemblea politica di Atene.
4 Letteralmente: “che porta una lancia”. Immagine di uomo che porta lance riferita a sculture, celebre “Il Doriforo” di Policleto.
5 Da “centauro” e “machìa”, cioè “combattimento contro i centauri”. Rappresenta una scena di battaglia.
6 Letteralmente: “vittoria”. “Atena Vittoriosa”.
7 La fonte dell’Eretteo è una sorgente d’acqua sull’acropoli di Atene, secondo i miti fatta sgorgare dallo stesso Poseidone. Al di sopra vi è costruito il tempio dell’Eretteo.
8 Letteralmente “i peggiori”. Indicava le persone non aristocratiche ad Atene, ed il termine aristocratico è da intendere in senso greco, cioè non come “nobile di natali” ma come “più capace”, “migliore”, quelli che possedevano le abilità necessarie all’uomo libero. Solo successivamente il termine “kakòi” diventa sinonimo di persone di bassi natali e “aristòi” di persone facente parte delle classi abbienti. E’ comunque chiaro che nessuno dei nobili di Atene poteva essere considerato uno dei kakòi.
9 Niceforo deriva da “nike”, cioè “vittoria”, e “fèro”, il verbo portare. Significa “portatore di vittoria”.
10 L’assemblea pubblica di Atene. Al contrario della boulè, riservata ai politici e agli uomini dotati di cariche amministrative, l’ecclesìa si teneva nell’agorà ed era un diritto, nonché un sacro dovere dei cittadini liberi parteciparvi. Chiunque poteva prendervi parola e controbattere ciò che veniva detto, anche se a parlare fosse stato un capo di stato. In queste assemblee si decideva spesso a chi affidare certe cariche politiche tra coloro che si proponevano (qualunque uomo, purché non schiavo e non straniero, poteva candidarsi), si discuteva dei temi importanti per la città ed erano occasione per istruire i giovani sia nella politica che nell’oratoria, osservando coloro che parlavano davanti al pubblico.
11 Tunica simile al peplo, agganciata sulle spalle che lascia le braccia libere. Spaccata da una parte sulle gambe e leggermente più corta delle altre, per rendere più semplici i movimenti.
12 Personificazione della morte in Grecia.
13 Una spada ha, dopo la lama, una protezione per la mano del duellante situata prima dell’impugnatura. Questo segmento è detto guardia. La spada di Thanathos è priva di questa parte, cioè non c’è interruzione tra la lama e l’impugnatura, esattamente come per i coltelli. Sta a significare che l’uccidere è un gesto che non da sicurezza di preservare la propria integrità a prescindere, anche se siamo noi ad impugnare la spada.

Kupò.
 
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